Fatto salvo il diritto allo sciopero, che non è minimamente in discussione, quello che pochissimi sanno è che in caso di sciopero il Comune paga ad ATAC dei bonus “cause esogene”, per risarcirla dei mancati incassi dovuti agli stessi dipendenti ATAC che scioperano, lasciando i mezzi fermi in deposito.

Gli incassi da biglietti e abbonamenti infatti costituiscono solo una parte degli introiti per ATAC. Il grosso viene dal Contratto di servizio con il Comune di Roma per bus, filobus, tram, Metroferro e, fino allo scorso giugno 2022, dal Contratto con la Regione Lazio per le ferrovie ex-concesse Roma Lido e Roma Viterbo (ora passate a Cotral). ATAC con questi contratti viene pagata in base ai km di servizio fatti: più km effettuati equivalgono a più soldi incassati.

Grazie al meccanismo dei bonus “cause esogene”, in caso di km non effettuati per una serie di motivi specifici non dipendenti da ATAC, gli obiettivi non vengono intaccati e le corse non effettuate sono pagate lo stesso dal Comune -come fossero state fatte- secondo percentuali prestabilite. Nel caso degli scioperi si applica uno sconto del 50% sul corrispettivo chilometrico. È tutto espressamente previsto dal Contratto di servizio agli Articoli 10 e 19.

Vediamo alcuni casi concreti sul capitolo “bonus scioperi” negli ultimi anni, relativi al Contratto con il Comune di Roma:

  • nel 2021 i ristori per scioperi ATAC pagati dal Comune ad ATAC sono stati pari a circa 2,1 MLN€;
  • nel 2022 sono aumentati a circa 2,6 MLN€;
  • nel 2023 infine sono passati a circa 2,3 MLN€, per un totale in 3 anni di circa 7 MLN€.

In conclusione, in caso di sciopero ATAC non ha perdite significative: riceve dei bonus dal Comune, risparmia sugli stipendi (non erogati) ai dipendenti che scioperano, risparmia su carburanti e manutenzione, e ha già incassato i soldi dagli abbonamenti.

È tutto lecito e previsto dal Contratto predisposto dal Comune nel 2015, tuttora in vigore in regime di proroga, ed è una metodologia non omogenea ma abbastanza diffusa nei contratti di servizio a livello generale. Ma i tempi cambiano ed occorre una riflessione: ATAC sciopera e viene risarcita coi soldi dei cittadini, ma chi pensa ai cittadini che subiscono i molteplici effetti dello sciopero: mancato servizio agli utenti, aumento del traffico per tutti, e addirittura soldi delle tasse da tutti i contribuenti, in un momento di crisi generale?

Sarà forse arrivato il momento di abolire questo specifico ristoro con fondi pubblici ad ATAC?

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