Oggi TUTraP-APS è intervenuta, proponendo di dedicare ogni anno ad un focus particolare sulla sicurezza stradale. Cosa ha detto.
Nel complesso i lavori della Consulta sembrano essersi avviati con l’evidente intento di non ricadere nelle pastoie del passato.
Non essendo stati diffusi dati sulle presenze ai Gruppi di Lavoro, alcune perplessità sorgono intorno all’effettiva partecipazione sia delle 118 Associazioni aderenti e sia soprattutto da parte dei soggetti pubblici membri della Consulta, con conseguenti dubbi intorno alla efficacia del processo di elaborazione delle iniziative.
In effetti, se “obiettivo primario della Consulta è quello di costruire una rete di relazioni fra i soggetti delle Istituzioni e le rappresentanze sociali al fine sia di favorire la conoscenza delle condizioni di specificità del territorio comunale e le linee di programmazione dell’Amministrazione, sia di consentire la partecipazione attiva e propositiva di tutti i soggetti allo sviluppo delle politiche istituzionali e la conoscenza dello stato di attuazione dei Piani, Programmi e Progetti in corso” (cfr Regolamento, art. 1 c. 3) occorre dire che i lavori dell’ultimo trimestre dimostrano che esiste ancora un notevole margine di miglioramento.
Fin da subito l’Associazione ha posto una questione di metodo circa l’orizzonte finanziario entro cui si muove la sicurezza stradale di Roma Capitale. Infatti la Consulta opera anche come tavolo tecnico-operativo con la finalità di “ottimizzare le risorse disponibili” (cfr Regolamento, art. 1 c. 4). Non è noto, però, a quanto ammontino le risorse che Roma Capitale ha reso disponibili per le finalità della sicurezza stradale. In assenza di indicazioni precise in tal senso, diventa impossibile per i membri della Consulta parametrare i termini del loro impegno e delle loro proposte.
In apparenza le soluzioni progettuali proposte sembrano ispirarsi a due grandi modelli teorici in relazione alle cause degli incidenti stradali: il modello dell’azione sulle infrastrutture stradali e sul traffico veicolare e il modello dell’azione sul comportamento degli Utenti della strada. L’individuazione di aree a più alta incidentalità attraverso la lettura dei dati a disposizione, tema che ha prevalso nei lavori del Gruppo III, può mostrare qualche correlazione capace di diventare ipotesi di lavoro, ma non essere in sé un indicatore utile per incidere sulle cause dei sinistri.
Nel prosieguo dei lavori, per ambire a risultati consolidati e misurabili, appare quindi necessario (1) stabilire in modo scientifico la prevalenza delle cause dei sinistri, se attribuibili e in che misura alle strutture stradali e al traffico veicolare o al comportamento degli Utenti della strada o a entrambi; e (2) individuare criteri di valutazione dell’efficacia delle iniziative, onde stabilire il diretto rapporto causale tra le iniziative e i risultati stessi.
Pur comprendendo l’inevitabile coinvolgimento emotivo delle persone che partecipano alla Consulta, come anche le finalità proprie di ciascuna Associazione e persino di ciascuna persona, nonché il desiderio di ottenere rapida visibilità del lavoro della Consulta, occorre essere consapevoli che l’adozione di misure frettolose e approssimative o addirittura non sorrette da adeguate strutture progettuali rischia di vanificare le fatiche della Consulta stessa e di comprometterne la sua immagine.
Perciò nell’immediato sembra utile proporre:
- uno studio che raccolga quanto già fruttuosamente messo in atto sulla sicurezza stradale presso altre Città italiane ed europee, agevolando la progettualità romana con iniziative di successo in corso e imparando da chi ha fatto prima e meglio;
- l’indizione di anni tematici nei quali Roma Capitale concentra il focus della sicurezza stradale su determinati ambiti: p.e. Sicurezza Stradale 2025: anno dei pedoni, Sicurezza Stradale 2026: anno dei ciclisti, Sicurezza Stradale 2027: anno dei parcheggi,eccetera, dandosi obiettivi misurabili di miglioramento;
- la creazione di un sito dedicato alla sicurezza stradale (cfr Milano https://www.progettosicurezzamilanometropolitana.it/).