Abbiamo condotto un monitoraggio su un arco di 3 mesi (aprile, maggio, giugno) sulle linee tram di Roma, sebbene interessate da lavori e quindi in un panorama limitato. I risultati sono comunque confrontabili con altri periodi in cui la rete funzionava interamente, e possono ritenersi plausibili con la situazione in deposito.

Mediamente circolano 2/3 dei tram che ATAC ha disponibili, il restante 1/3 è fermo per periodi più o meno lunghi, a rotazione, verosimilmente per manutenzione. Nei mesi presi in considerazione, sono stati rilavati come “disponibili” in tutto poco più di 80 tram, di cui una 50ina in servizio ogni giorno. Il servizio sull’intera rete, che in teoria ripartirà da dicembre, richiede 76 tram in servizio, quindi una disponibilità complessiva di almeno 100-110 tram nelle condizioni attuali. Mancherebbero all’appello 20-30 tram, che ATAC in realtà ha, ma che probabilmente sono e resteranno fermi perché richiedono interventi manutentivi onerosi in termini di tempi e costi. Difficile pensare che verranno tutti riparati, quando ci sono 121 nuovi tram che prima o poi verranno consegnati.

Degli 80 tram attualmente rilevati disponibili, ben una 30ina sono le vecchie Stanga di fine anni ’40, senza aria condizionata e non accessibili alle persone con difficoltà motoria, poiché hanno gli scalini per l’accesso/discesa.

La consegna dei 121 nuovi tram è prevista a partire da metà 2025 (salvo i sempre prevedibili ritardi), a piccoli lotti di 2 o 3 al mese, su un arco temporale di diversi anni. Almeno il 1° anno di fornitura servirà semplicemente a ripristinare il livello normale di servizio, ed il 2° anno ad iniziare a sostituire i tram più vecchi. Per tutto il 2025 si prevede quindi un servizio carente e del tutto insufficiente a reggere un eventuale sovraccarico legato al surplus di pellegrini per il Giubileo.

Solo dopo il 2026 si potrà pensare a mettere in funzione le nuove tramvie, sempre che nel frattempo siano state costruite, terminate e collaudate.

L’impegno di ATAC in questi mesi di fermo delle linee dovrebbe essere quello di riparare quanti più tram possibile, ed evitare che se ne rompano altri, soprattutto quelli più recenti (che sono del 2000).

Intanto ATAC ha da poco presentato il tram “giocattolo”: un simulacro in scala 1:1 dei nuovi tram che un giorno entreranno in circolazione. Per il servizio reale e normale ai cittadini, bisognerà aspettare. Giusto qualche anno.

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